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venerdì 4 gennaio 2013

SORRIDI - Silvia G. Antenucci


Riabilitata.  Disintossicata.  Omologata.  Vittoria  è  pronta  per  il  reinserimento  nella  società  dell’immagine, dove i cartelloni pubblicitari sono umani, i bambini prendono la Comunione Estetica e i libri subiscono lifting letterari. Dove l’unica cosa che non inganna è l’apparenza. 
Cosa vuoi di più? Sorridi.
Tre anni in Clinica, Ristrutturazione e Rieducazione Cognitiva. Vittoria torna a casa decisa a dimostrare di essere cambiata, di essersi adeguata. Di essere degna d’amore. Nessuno ad attenderla  al  binario,  nessuno  a  cui  raccontarsi:  il  passato  deve  essere  taciuto,  come quell’uomo  che  la  osserva  da  lontano.  Nella  società  della  finzione  non  c’è  tempo  per ripensamenti e sentimentalismi: bisogna andare dal chirurgo per avere una faccia all’ultimo grido, prepararsi al Quarto D’Ora di Celebrità, diventare brand di se stessi. Sorridere, non far colare il rimmel e sparare ai ricordi.

A volte ci si ritrovano tra le mani dei libri impensabili. Dei libri che probabilmente se non ci fossero stati segnalati non ci sarebbero mai arrivati. Dei libri a cui ci si tende ad avvicinare con un po' di titubanza, vuoi perché l'autore non è conosciuto, vuoi perché la casa editrice da cui è edito è piccola e neonata. Vuoi perché, semplicemente, a volte ci si lascia sopraffare dall'idea che se un libro non è pubblicato da una casa editrice famosa vuol dire che ha sicuramente qualcosa che non va. Per carità, a volte questo pregiudizio è più che giustificato, visto anche l'andamento attuale dell'editoria.
Però a volte, invece, ci si ritrova a leggere dei libri belli. Davvero belli.

E' questo è il caso di "Sorridi", di Silvia G. Antenucci. Un libro che colpisce, che fa sorridere amaramente e che trasmette un senso di ansia ed angoscia che si avvicina parecchio a quella trasmessa da altri del suo genere.
E' un mondo in preda alle apparenze quello in cui Vittoria si ritrova a vivere. Un mondo a cui ha cercato di ribellarsi, continuando a leggere, creando movimenti di resistenza insieme a suo nonno, e che per placarla ha dovuto rinchiuderla. Tre anni in un centro di recupero, per insegnarle che l'unica cosa importante è l'apparenza. E quando finalmente esce, "guarita" dalla sua ribellione, sa che per sopravvivere non può fare altro che integrarsi. Attorno è lei tutto è finzione: la madre finge che non sia stata ricoverata per tre anni, il padre di mestiere fa il cartellone pubblicitario, la sorella, così come le sue amiche, vanno dal chirurgo estetico ogni mese per adeguarsi alle mode, per non restare indietro. Poco importa se alla fine si diventa tutti uguali.  Poco importa se magari le ragazze sono talmente tanto identiche tra loro che i ragazzi si sbagliano a baciarle. Poco importa se per essere riabilitati bisogna parlare per stereotipi e ogni tanto ci si inceppa. L'importante è  essere belli e felici. O almeno sembrarlo al punto di autoconvincersi di esserlo.
Vittoria è frastornata, confusa. Sente che c'è qualcosa di sbagliato in tutto questo, sente che i tre anni di riabilitazione non sono riusciti a cancellare del tutto la sua ribellione. Ma ogni mossa che fa per ritornare quella che era viene spenta sul nascere: le librerie sono cambiate, i libri stessi sono stati cambiati per evitare che a qualcuno venissero idee strane. E suo nonno, l'unico che la capirebbe, l'unico che davvero le vorrebbe bene per com'è e non per come appare, compie una scelta difficilissima, a tratti incomprensibile, ma forse anche l'unica possibile.

E' un libro molto particolare, che ti tiene in sospeso fino alla fine sulle sorti della sua protagonista. Si adeguerà alle apparenze? Ritornerà quella di prima? Sarà felice?
L'autrice gestisce bene tutta la trama, che forse, sebbene compiuta anche così, avrebbe meritato qualche pagina in più.  O forse sono io, che rimango sempre affascinata da questi mondi distopici e vorrei sempre saperne di più su come si sono create e come andranno a finire.
In ogni caso, l'ho trovato scritto molto bene (e ben curato anche a livello di editing), con molti riferimenti culturali di un certo livello usati in maniera molto intelligente, e con la giusta dose di ironia, quell'ironia che fa quasi male, se ci si ferma un attimo a pensare a quello che potrebbe effettivamente succedere al nostro mondo (sempre che non stia già succedendo).
Una piacevole scoperta!

Titolo: Sorridi
Autore: Silvia G. Antenucci
Pagine: 104
Anno di pubblicazione: 2012
Editore: L'Erudita
ISBN: 978-88-6770-003-5
Prezzo di copertina: 13 €

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