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domenica 30 dicembre 2012

I PEGGIORI 10 DEL 2012

La fine dell'anno si sta avvicinando e quindi è tempo di bilanci. Bilanci sulla vita, sul lavoro, su quello che è stato e non avremmo voluto e su quello che non è stato ma avremmo tanto desiderato. Ed è quindi tempo anche di fare bilanci letterari, sui libri migliori e peggiori letti quest'anno.
Inizio dai peggiori, per concludere in bellezza e con ottimismo domani.

Ammetto che ho faticato parecchio ad arrivare a 10. Sarà che forse sono diventata una lettrice ancor più esigente e che se non sono convinta di un libro non lo prendo nemmeno più in considerazione. E solitamente ci azzecco. Poi certo, ci sono quei casi in cui uno si aspettava una cosa e se n'è trovato davanti un'altra o in cui è andato contro al suo istinto e al buon senso, pensando "ma no, dai, non sarà così brutto".
Di veramente brutti nella lista di quest'anno ce n'è solo uno (tra l'altro, uno di quelli che invece speravo mi avrebbe regalato maggiori emozioni). Gli altri li definirei solo "un po' meno belli".

Ovviamente i miei sono giudizi personali, dettati da motivazioni più o meno valide: antipatia per i personaggi, mancata comprensione della trama o dello scopo del libro (sì, a volte non capisco cosa vogliano dire), mancata empatia, etc... etc... Ovviamente spero che nessuno si offenda o se la prenda a male. Comunque, ovviamente siete liberissimi di smentirmi/ribattere/insultarmi (vi prego solo, se mi insultate,  di non farlo da anonimi!)

Andiamo a incominciare. L'ordine è assolutamente casuale, a parte l'ultimo, che è quello che davvero userei come nell'immagine che accompagna questo post.

RITRATTO IN SEPPIA - Isabel Allende: questa volta la Allende non mi ha convinta per niente. Il romanzo non decolla e l'ho trovato davvero troppo uguale a tutti gli altri (alcuni li ho amati molto, altri molto meno).

UNA PROPOSTA PERFETTA - Katie Fforde: qui me la sono cercata, perché lo so già che a me i romanzi d'amore tutti melensi e stucchevoli innervosiscono e fanno arrabbiare. Ma era in super offerta in inglese, non potevo non comprarlo...

LE SCARPE ROSSE - Joanne Harris: avevo davvero tante aspettative, troppe forse, per questo "seguito" di Chocolat... e all'interno di questo romanzo non sono riuscita a ritrovare la magia e la poesia che mi aveva fatto tanto innamorare del primo. Probabilmente se non fosse il seguito di un capolavoro il mio giudizio non sarebbe stato così negativo.

I FUNERACCONTI - Benedetta Palmieri: qui credo di non essere riuscita a capire lo scopo dei racconti, tutti a tema "funerario"... e alla fine non mi è rimasto nulla. 

L'ALBERGO DELLE DONNE TRISTI - Marcela Serrano: un'altra donna con cui ho un rapporto davvero conflittuale. Amo alla follia alcuni suoi romanzi ("Arrivederci, piccole donne" ad esempio), mi annoiano e irritano altri. E questo rientra nella seconda categoria.

LA CUSTODE DI LIBRI - Sophie Divry: ho odiato la protagonista fin dalla prima pagina. E visto che tutto il libro è in realtà un suo monologo, facile capire perché non mi sia piaciuto...

LA SOLITUDINE DEL MANAGER - Manuel Vázquez Montalbán: il mio primo Montalbán e mi ha lasciata davvero perplessa... forse sarà stata di nuovo colpa delle aspettative, ma non sono riuscita ad appassionarmi a Pepe Carvalho.

LEZIONI DI VOLO PER SONNAMBULI - Sion Scott-Wilson: con questo libro forse il problema è stato generazionale... sono troppo vecchia e non sono riuscita a identificarmi con il protagonista adolescente. Che a tratti ho trovato un po' stupido...

IL NULLA QUOTIDIANO - Zoe Valdés: un libricino sottile sottile, che richiede un bel po' di tempo di riflessione per capire che forse (forse) dietro alla storia narrata c'è qualcosa di più profondo. Forse.

Ed eccoci arrivati al più brutto in assoluto. Per me è stata davvero una delusione e dalla prima all'ultima pagina ho avuto l'impulso di alzarmi e andare a prendere a sberle protagonista maschile, protagonista femminile e autore. Sto parlando di:

A parte il titolo che non c'entra assolutamente niente, è una delle storie d'amore più insulse e banali che abbia mai letto (certo, ne leggo poche). Una delusione pazzesca.

La prima cosa che ho notato stilando questa lista è che su dieci libri brutti, sette sono di donne (tre delle quali, autrici che di solito amo molto). Effettivamente è una cosa un po' strana, che stupisce parecchio anche me, ma non cercate di trovare qualche significato nascosto in questa cosa, perché è solo un caso.

Quali sono state le vostre peggiori letture di quest'anno?

4 commenti:

  1. direi la trilogia di hunger games. Il primo in realtà è anche carino, ma poi diventa un tripudio di cagate fino alla conclusione. E poi sempre in tema di trilogie (che in questo caso per fare cassa sono diventati 4), Brisigr (il terzo di Eragon). L'ho cominciato nel 2009, ancora non l'ho finito...intanto ho comprato il quarto. Devo sapere come finisce

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  2. Tiziana♥ (perchedirvelo)31 dicembre 2012 alle ore 10:33

    Oh, mamma...qual è il "mio" più brutto del 2012? non so, ho rimosso.
    Ah si, ricordo: volevo essere una gattamorta", by miss Moscardelli. Mi aspettavo qualcosa tipo la Bertola e mai disinganno fu più crudele. Meno male che almeno era solo un prestito...Dei tuoi 10 ho letto olo le scarpe rosse, e anch'io sono rimasta delusa, per le stesse ragioni. Ho sul comodino (nel kindle in realtà :P )il terzo della serie, speriamo bene...

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  3. @Donato: Hunger Games non l'ho letto e per il momento non ho alcuna intenzione di farlo (mi nascondo sempre dietro a "odio il fantasy" per giustificare queste mie non letture :P)
    Non ho mai letto nemmeno nessun libro di Eragon e simili...

    @Tiziana: epperò anche tu, dal titolo te lo potevi aspettare :P
    Fammi poi sapere del terzo della Harris!!

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  4. Tiziana♥ (perchedirvelo)31 dicembre 2012 alle ore 12:07

    Eeeh, mi ero orientata con la sinossi.
    E con de commenti che avevo sentito.
    Come ti ho detto, mi aspettavo qualcosa sul genere di biscotti e sospetti.

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