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lunedì 3 settembre 2012

GLI INGREDIENTI SEGRETI DELL'AMORE - Nicolas Barreau

Le coincidenze non esistono. Aurélie Bredin ne è sicura. Giovane e attraente chef, gestisce il ristorante di famiglia, Le Temps des Cerises. È in quel piccolo locale con le tovaglie a quadri bianchi e rossi in rue Princesse, a due passi da boulevard Saint-Germain, che il padre della ragazza ha conquistato il cuore della futura moglie grazie al suo famoso Menu d'amour. Ed è sempre lì, circondata dal profumo di cioccolato e cannella, che Aurélie è cresciuta e ha trovato conforto nei momenti difficili. Ora però, dopo una brutta scottatura d'amore, neanche il suo inguaribile ottimismo e l'accogliente tepore della cucina dell'infanzia riescono più a consolarla. Un pomeriggio, più triste che mai, Aurélie si rifugia in una libreria, dove si imbatte in un romanzo intitolato "Il sorriso delle donne". Incuriosita, inizia a leggerlo e scopre un passaggio del libro in cui viene citato proprio il suo ristorante. Grata di quel regalo inatteso, decide di contattare l'autore per ringraziarlo. Ma l'impresa è tutt'altro che facile. Ogni tentativo di conoscere lo scrittore - un misterioso ed elusivo inglese - viene bloccato da André, l'editor della casa editrice francese che ha pubblicato il romanzo. Aurélie non si lascia scoraggiare e, quando finalmente riuscirà nel suo intento, l'incontro sarà molto diverso da ciò che si era aspettata. Più romantico, e nient'affatto casuale.

Sono arrabbiata. Arrabbiata nera. Perché non è possibile che un libro che inizia con la frase "L'anno scorso, a novembre, un libro mi ha salvato la vita" sia una cosa così insulsa. Davvero, non riesco proprio a capire come sia possibile.
Aspettavo da un sacco di tempo l'edizione economica di questo romanzo, perché è da quando è uscito che lo volevo leggere. Parla di cibo. Parla, seppur in modo indiretto, di libri. E' ambientato a Parigi, una città per cui non ho una particolare predilizione ma che comunque è sempre stata lo sfondo ideale per film, libri e romanticherie varie.

E invece, per me è stata una grandissima fregatura.
Mi aspettavo una storia d'amore leggera e spensierata, nulla di troppo impegnativo, ma che riuscisse a farmi trascorrere qualche ora divertendomi ed emozionandomi. E invece mi sono ritrovata di fronte a due personaggi insulsi e antipaticissimi, a una trama che, seppur originale e con del potenziale, non sta assolutamente in piedi nel modo in cui viene narrata, e alla voglia continua di lanciare il libro fuori dalla finestra.
Aurélie non ha mai letto un libro in vita sua. Poi un giorno, lasciata dal fidanzato e sull'orlo della disperazione, inizia a camminare e si ritrova di fronte a una piccola libreria. Entra e trova "Il sorriso delle donne", un romanzo ambientato a Parigi di un certo Robert Miller, autore inglese di cui si sa poco o nulla. Leggendo il libro si renderà ben presto conto di tutte le somiglianze che ci sono tra lei e la sua protagonista, che lavora in un ristorante che si chiama esattamente come il suo. La ragazza, che non crede nelle coincidenze, decide di voler a tutti i costi conoscere l'autore. D'altronde, con la sua narrazione, l'ha salvata dalla depressione. Si scontrerà però con un recalcitrante editor, André, che sembra voglia fare di tutto per non farli conoscere. 
E il motivo è semplicemente che in realtà Robert Miller non esiste e il romanzo è stato scritto da André stesso, che aveva notato una volta Aurélie nella vetrina del suo ristorante e ne era rimasto folgorato. L'uomo inizierà ad organizzare incontri, a portare avanti la bugia sull'esistenza dell'autore per far innamorare la ragazza di lui, fino a che ovviamente la verità non verrà scoperta.

Mi dispiace dirlo ma è davvero un libro scemo. Ad esempio, no, se André era rimasto tanto folgorato dalla ragazza, perché non è andato lui stesso a cercarla? Alla fin fine lavora in un ristorante, poteva avvicinarsi con una scusa qualsiasi... Poi, perché questa che non ha mai letto un libro in vita sua di colpo si trasforma in una stalker/groupie di un autore di cui non sa assolutamente nulla, al punto da inviargli immediatamente lettere, telefonare in casa editrice e dirsi perdutamente innamorata se nemmeno lo conosce?
E poi, ma perché questi due protagonisti devono essere così tanto antipatici???? Lui è uno spaccone troppo sicuro di sé, che cerca di fare il simpatico senza, a mio avviso, riuscirci  e che di colpo è innamorato perso di una donna che fino a un attimo prima quasi non si ricordava esistesse (ora, non so voi, ma dire "ti amo" a una che si è vista tre volte e subito dopo la prima notte insieme mi sembra un tantino TROPPO romantico) ed è disposto a tutto pur di conquistarla. Lei ha 33 anni e ne dimostra 15 nei suoi modi di fare. E' triste dopo la perdita del padre e depressa per il tradimento del suo compagno e cosa fa? Si innamora di un autore perché nella quarta di copertina la foto è venuta proprio bene.
E poi, in mezzo a tutto questo infiliamoci anche un po' di cibo e di ricette "d'amore" per completare bene il tutto.


Mi è stato detto che questo libro mi avrebbe fatto venire voglia di andare a Parigi. Ma non è successo, anzi, la città è quasi sprecata di sfondo a questa storia insulsa. Mi è stato detto che avrei trovato una storia d'amore leggera e piacevole ma è quasi peggio di quella dei rosa più rosa (che almeno sono consapevoli della loro stucchevolezza).


Ed è davvero un peccato che frasi come quella iniziale o come quella che si trova verso la fine, "La prima frase di un libro è come il primo sguardo tra due persone che non si conoscono", si trovino in un libro così.

Nota alla traduzione: a parte l'espressione "prenderemo la mucca per le corna" che secondo me non esiste, ho avuto di nuovo problemi con le frasi lasciate in francese. Ma questa è ovviamente ignoranza mia.


Titolo: Gli ingredienti segreti dell'amore
Autore: Nicolas Barreau
Traduttore: Monica Pesetti
Pagine: 237
Anno di pubblicazione: 2011
Editore: Feltrinelli
ISBN:978-8807723773
Prezzo di copertina: 8 €
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formato brossura Gli ingredienti segreti dell'amore

5 commenti:

  1. Purtroppo ho notato che il mercato si sta riempiendo di questi romanzi per i quali la parola romanzo la trovo, francamente, eccessiva.
    Sono ben confezionati, belle copertine, titoli altamente evocativi e all'interno il nulla più assoluto. Purtroppo ci sono cascata qualche mese fa con quello che io considero il peggior libro che ho letto "Amore zucchero e cannella" anche qui bel titolo, bella immagine in copertina, una trama che sembrava avvincente...non ho mai letto niente di peggio. Forse , anzi sicuramente , le idee di partenza sono buone, ma poi è un disastro.
    Ciao, buona giornata.
    Antonella

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  2. Io ho stupidamente pensato (e sperato) che Feltrinelli non ci cascasse.
    Anche perché avevo letto "La ragazza di Charlotte Street", sempre edito da questa casa editrice e sempre con una copertina accattivante (e decisamente fuorviante)e un titolo (sempre fuorviante) che lasciava presagire una storia d'amore, e mi aveva entusiasmato parecchio.
    Qui il potenziale c'è sicuramente, ma è scritto davvero davvero male

    Buona giornata a te!

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  3. Peccato! Sembrava uno di quei libri carini, che riescono a risollevarti la giornata.

    Già non m'ispirava molto - a questo punto sono ben contenta di essermene tenuta lontana :)

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  4. Accidenti, pensavo che questo romanzo fosse meglio di come lo descrivi. Neppure a me piacciono le storie d'amore che nascono all'improvviso e senza avvisaglie. Un gran peccato.
    Ciao
    Fede

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  5. Anche io mi aspettavo un libro molto ma molto più bello di questo. Qui ci sono troppe banalità tutte insieme...e i personaggi sono parecchio irritanti... Un peccato davvero.

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