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domenica 13 maggio 2012

Salone del Libro di Torino 2012

E' raro che io scriva un post su questo blog che non sia una recensione di un libro che ho letto. Questa volta però concedetemi di fare un'eccezione, ancor più che, come si desume dal titolo, rimango in ambito letterario.
E' che ieri mi è successa una cosa bellissima. Cioè, già l'andare al Salone del Libro per me è una cosa bellissima. Starei lì dentro per ore, a girare tra quell'infinità di libri, a curiosare nelle sale alla ricerca di convegni e di presentazioni di autori che mi interessano.
Ieri però avevo un obiettivo preciso. Volevo assolutamente riuscire a farmi fare un autografo con dedica da Mario Calabresi. 
Se avete seguito questo blog vi sarete già sicuramente accorte e accorti di quanto io ami il direttore della Stampa. Un amore ovviamente legato al suo modo di scrivere e di raccontare e alla voglia di vivere e reagire che trasmette con le sue parole
E con fierezza ed emozione vi dico che ci sono riuscita!

Ma la scena merita di essere raccontata. 
Sapevo che nell'arco del pomeriggio Mario Calabresi avrebbe presenziato a tre conferenze/ presentazioni diverse e quindi ho portato con me il libro (evabbè, io vado al Salone del Libro e mi porto il libro da casa, problemi?). Il mio ragazzo e io siamo entrati al salone verso le 15.15 e la prima di queste conferenze sarebbe iniziata alle 15.30... ovviamente nel padiglione opposto a quello in cui siamo entrati (non so se avete presente com'è disposto il salone... tre padiglioni, più piccoli i due laterali, immenso quello in mezzo).
 Ma abbiamo deciso di provare ad arrivare lo stesso.
Attraversiamo quasi di corsa tutto il salone e la fiumana di gente che ovviamente girava tranquilla (e ne approfitto per chiedere scusa a Demetrio, autore di "Fallo" per il saluto decisamente frettosolo che gli ho riservato) e arriviamo verso le 15.25 nella sala in cui si sarebbe tenuta la prima presentazione. La porta d'ingresso laterale era piena di persone, che stavano aspettando di sedersi per seguire la presentazione. Con il mio ragazzo decidiamo di andare davanti all'altro ingresso, che in quanto leggermente più nascosto era occupato da molta meno gente. 
O la va o la spacca. Se Mario Calabresi entra di lì vuol dire che è destino che io riesca a vederlo. Se entra dall'altra parte è destino il contrario.
Un pochino agitata, chiacchiero con il mio ragazzo per ingannare l'attesa, mi giro per fargli una linguaccia e dopo nemmeno 15 secondi mi ritrovo a fianco quest'uomo altissimo. "Oddio, è lui!"
Io lo guardo, lui mi guarda e sorride. Tiro fuori il libro e la penna.

"Scusi, mi farebbe un autografo per favore?"
"Certo! Aspetta che cerco la penna"
"Tenga, se vuole io ce l'ho già pronta"
"No, no grazie, ho la mia... a chi devo dedicarlo?"
"A Elisa... Grazie mille!"
"Ma figurati! Ecco qua... Senti ma sai per caso che conferenza c'è qui ora?"
"Ehm, sì... c'è lei che presenta il libro su Grom"
"Ah ok, bene, allora sono nel posto giusto"

Lui entra dentro la sala, io corro fuori emozionatissima. Mi ci è voluta una mezz'ora buona prima di smettere di tremare.
Ma guardate qua che bella:

 Grazie Mario Calabresi!

Oltre a lui abbiamo visto Serena Dandini, il cantante dei La Crus, Almudena Grandes e probabilmente molti altri che non sempre si riescono ad identificare (no, a sentire Fabio Volo non ci sono andata, tranquilli). Unico grande rimpianto, non essere riuscita a vedere Roberto Saviano...

Ah per la cronaca, siamo usciti dal salone con questi libri qui:


Concludo ringraziando ancora una volta Marco, il "lettore rampante", per avermi accompagnato al Salone e per avermi aiutato in questa operazione di stalking. Non so se ci sarei riuscita senza di lui.

Se avete l'occasione, andate al Salone del Libro, perché merita davvero!

3 commenti:

  1. Sono contenta che tu sia riuscita a farti fare l'autografo, l'incontro con l'autore è un momento speciale e riuscire ad averne un ricordo così personale è sempre bello :)

    Io sono stata al Salone sabato e mi è piaciuto tantissimo, fai bene a consigliare di andarci, lo consiglio sempre anche io!

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  2. Ciao Elisa, che carino Mario Calabresi!A me sarebbe piaciuto andare a sentire Baricco domenica, ma essendo già andata al Salone con la scuola venerdì non avevo voglia di tornarci. Io ho preso solo tre libri, d'altronde non c'è nessuno sconto e quindi preferisco comprarli su ibs o amazon. Però è bello vedere tanti libri tutti insieme, mi spiace solo che non si risparmi nulla :)

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  3. Hai ragione, anche a me da' un po' fastidio il fatto che non ci siano sconti in fiera... e infatti mi sono parecchio trattenuta (quattro sono miei, quattro sono del mio ragazzo... e quelli inglese costavano un euro l'uno). Però me ne sono segnata parecchi da comprare su amazon.

    A me piace molto l'atmosfera che si vive lì dentro, tutti quei libri insieme, camminare e incrociare qualche autore... E' bellissimo! :)

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