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domenica 1 novembre 2009

UNA COSA DA NULLA- Mark Haddon

La storia può essere raccontata così: George e Jean hanno fatto nella vita tutto quello che dovevano. Una casa, due figli adulti, un nipotino. Ora che George è andato in pensione, l'ultima stagione della vita si apre placida davanti a loro: cosa mai potrebbe venire a scuotere le loro solide conquiste? Ma la stessa storia può essere anche raccontata in un altro modo: George e Jean hanno fatto nella vita tutti gli errori che potevano. Hanno allevato una figlia debole che non riescono ad aiutare e un figlio omosessuale di cui si vergognano, sono incapaci di comunicare tra loro, si tradiscono con disinvoltura. La vita è giunta quasi al capolinea senza che niente, mai, li abbia costretti a una resa dei conti. Ma quando meno se l'aspettano, un evento insignificante creerà una piccola valanga, che si alimenterà di altri eventi e problemi e segreti, fino a travolgere le vite di tutti quelli che li circondano.

E' un libro molto particolare. Leggendo le prime cento pagine si potrebbe quasi definirlo divertente e irriverente. Però in realtà questa comicità iniziale, data soprattutto dall'estremismo delle reazioni del protagonista, a poco a poco infonde un senso di tragedia imminente e di angoscia che dura fino alla fine del romanzo. La vita perfetta del protagonista si sgretola a poco a poco, o è sempre stata meno perfetta di quanto pensasse, ma lui solo ora, sull'orlo della depressione e forse in procinto di morire, se ne accorge. Lo stile dell'autore è impeccabile, sebbene forse avrebbe potuto calcare molto di meno la mano. Il finale è leggermente deludente, ma forse forse è l'unico possibile.

Nota alla Traduzione: ho qualche dubbio sulla scelta di tradurre alcune canzoni e non tradurne altre, così come di lasciare termini decisamente inglesi senza nemmeno metterli in corsivo.

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