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sabato 24 ottobre 2009

IL FANTE DI CUORI E LA DAMA DI PICCHE- Joanne Harris

Effie, moglie del pittore Henry Chester, era solo una bambina quando lui l'ha scelta come suo soggetto preferito e ha iniziato a plasmarla ed educarla. Ora sembra la sposa ideale ma, spesso malata, lenisce le sue sofferenze con il laudano e stringe amicizia con Fanny, maîtresse di una casa di appuntamenti presentatale dall'amante. Dieci anni prima la figlia di Fanny, Marta, era stata uccisa proprio il giorno della visita settimanale di Henry Chester al bordello. Insieme, Fanny e Effie decideranno di vendicarsi, di far valere i propri diritti senza risparmiare il ricorso allo spiritismo

E' un libro molto bello... fino a metà circa. Un ritratto fedele e ben descritto della Londra vittoriana ( che a un certo punto mi ha portato a chiedermi se Faber non abbia preso qualche spunto per il suo Petalo Cremisi), con personaggi forti e ben caratterizzati. A un certo punto però l'autrice si lascia un po' prendere la mano dall'aspetto spiritico della stori, rendendo il finale, il momento di massima suspance, molto difficile da seguire, rovinando secondo me quanto aveva scritto in precendenza e sprecando le potenzialità del romanzo. Peccato.

Nota alla traduzione: sarebbe stata una buona traduzione, se la traduttrice non avesse inserito una N.d.T del tutto pedante, in cui spiega cose che al massimo avrebbe dovuto spiegare l'autrice e non lei.

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