E non è per il sonno arretrato che la sua lettura notturna mi ha provocato. Non è nemmeno perché sto ascoltando e riascoltano in loop la canzone che gli dà il titolo, cercando di trattenermi dal cantarla a squarciagola in ufficio. Né perché ho ancora qualche lacrimuccia negli occhi che mi impedisce di vedere la tastiera.
No, è semplicemente perché non so come fare a trasmettere a tutti tutto il mio entusiasmo. Non so nemmeno come fare a giustificarlo a me stessa, in realtà, tutto questo entusiasmo... perché sì, il libro mi ispirava fin dalla prima volta che l'avevo visto in libreria, ma non immaginavo che fosse così... così... così... COSI'! Nemmeno l'aggettivo giusto per descriverlo riesco a trovare.
Una sorpresa, questo libro, che mi ha colto fin dalle prime pagine. Quando, dopo poche righe, mi sono ritrovata all'improvviso in Puglia, con i capelli mossi dal vento e circondata dal profumo del mare.
Polignano a Mare è un paese in fermento, perché tra pochi giorni si svolgerà il matrimonio tra Chiara e Damiano, la figlia della sarta e l'erede dell'impero della patata. Un matrimonio in grande stile, in cui tutto deve essere semplicemente perfetto, per non rischiare di fare brutta figura. Anche perché, l'attenzione più che sui due giovani sarà in realtà puntata su Ninella, la madre di lei, e Don Mimi, il padre di lui, protagonisti di una grande storia d'amore più di venticinque anni prima che però non ha avuto il suo lieto fine. I due si amavano tanto, sembravano fatti per stare insieme per sempre, ma la loro storia è rimasta vittima degli eventi e del poco coraggio. Quindi si sono separati, hanno fatto la loro vita, si sono sposati e hanno avuto dei figli, senza però riuscire mai a dimenticarsi e, quindi, senza mai amare così tanto chi avevano accanto. Entrambi sperano che almeno i figli riescano a coronare questo sogno d'amore e ad amarsi come loro non hanno potuto fare.
Come vi dicevo all'inizio questo libro è una vera sorpresa. Si inizia a leggere e non si riesce più a smettere finché non si arriva alla fine. Luca Bianchini è stato bravissimo nel descrivere e caratterizzare al meglio la vita in un paesino del sud d'Italia con i suoi matrimoni sontuosi e i vicini di casa che si offendono se non vengono invitati. Ma è stato bravo soprattutto nel creare dei personaggi fantastici e indimenticabili: Chiara e Damiano, con le loro insicurezze pre-matrimoniali; la sorella di Chiara, Nancy, che non riesce a decidere se sia più importante perdere peso o la verginità; il fratello di Damiano, Orlando, che nasconde una verità che in realtà tutti conoscono; gli zii della sposa che vengono dal nord pronti a criticare ogni cosa. E poi ci sono loro, Ninella e Don Mimi, con la loro lunga storia d'amore, che si è alimentata negli anni semplicemente grazie ai ricordi e a uno sguardo rubato in chiesa ogni domenica, con la moglie di Don Mimi che non può far altro che sopportare e friggere polpette.
Mi rendo conto che il libro alla fin fine non è altro che una storia d'amore, nemmeno delle più originali forse e dal finale prevedibile. Eppure, mi ha emozionata tantissimo. Sarà che parla dell'Italia, sarà che ho un debole per le canzoni d'amore degli anni '60. Non lo so. So solo che ho riso tanto e mi sono anche tanto commossa, come solo certi libri d'amore intelligenti riescono a commuovermi.
E adesso, ovviamente, andrò avanti per un bel po' a consigliarne la lettura... oltre che a canticchiare... C'è gente che ha avuto molte cose...
Titolo: Io che amo solo te
Autore: Luca Bianchini
Pagine: 262
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Mondadori
ISBN: 978-8804630463
Prezzo di copertina: 16€
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