Un evento che aspetto ogni anno con ansia e che poi, una volta arrivato, mi stupisco sempre di quanto passi in fretta.
Quest’anno il mio resoconto è particolarmente difficile da scrivere, perché è stato un Salone molto particolare. Un Salone fatto più di incontri con persone tra uno stand e l’altro che non di eventi prettamente letterari e di libri (sì, lo so, la pila di libri che ho comprato sembra smentirmi…).
Temo quindi che questo post sarà più simile a una pagina di diario, piena di emozioni e di sorrisi scemi mentre la scrivo, che non a un racconto serio e professionale.
Temo quindi che questo post sarà più simile a una pagina di diario, piena di emozioni e di sorrisi scemi mentre la scrivo, che non a un racconto serio e professionale.
Il mio primo giorno al Salone è stato venerdì 13. Avevo segnato una lunga lista di eventi a cui partecipare che, alla fine, non ho minimamente seguito. Ho partecipato solo all'incontro all'ora di pranzo con Gianluigi Bodi che ha presentato l’antologia di racconti da lui curata, Teorie e tecniche di (in)dipendenza, insieme ad alcuni degli autori che ne hanno preso parte, e nel pomeriggio al dialogo tra Margherita Oggero e Raffaella Romagnolo, autrice del bellissimo La figlia sbagliata (più passa il tempo da quando l’ho chiuso più mi rendo conto di quanto questo romanzo mi sia davvero piaciuto… a breve ve ne parlerò come si deve anche qui).
Cos'hai fatto per il resto del tempo, vi starete chiedendo voi.
Ho vagato da uno stand all’altro, ho chiacchierato con la mia amica Thais, ho sfogliato la mia ultima traduzione e chiacchierato con Sara e Francesca allo stand Lindau, mi sono seduta sulle comodissime poltrone di NN editore, ho consigliato libri ad amici incontrati quasi per caso (Gianni, grazie mille per la fiducia!), riso, scherzato, incrociato autori nei momenti più imbarazzanti (tipo Andrea Vitali proprio mentre stavo addentando il carissimo panino comprato per pranzo), mandato messaggi d’aiuto dopo incontri non sempre piacevoli, soprattutto per me che sono di una timidezza imbarazzante (e poi sfatiamo anche un po’ questo mito… non è che perché siamo blogger ci dobbiamo volere tutti bene) e fatto foto sceme.
Tante. Foto. Sceme.
Con pupazzi rosa giganti, con fantastici gorilla di peluche (viva le ragazze di Gorilla Sapiens edizioni!), e con quel bellissimo Snoopy gigante di fronte allo stand di Baldini e Castoldi, (da sola e con il mio social media manager preferito... foto che però, per rispettare la sua povera dignità ormai perduta, evito di pubblicare anche qui).
E poi beh, ho comprato libri. Seguendo la lista che mi ero segnata, ma anche lasciandomi guidare un po’ dal momento. Sono entrata là dentro alle 10.30 del mattino e sono uscita verso le 18.30. Stanca morta, sudatissima perché nei padiglioni del Salone fa sempre un caldo folle, e, ovviamente, felicissima.
Sabato 14 sono tornata con il lettore rampante, uomo dotato di una pazienza infinita, e appena entrati ci siamo messi in coda per andare a sentire Antonino Cannavacciuolo presentare il suo libro, Il piatto forte è l’emozione, insieme a Bruno Gambarotta. Un incontro un pochino troppo breve, secondo me, ma con alcuni momenti davvero divertenti (e alcuni un po’ polemici… e completamente fuori luogo). Cannavacciulo dal vivo è ancor più enorme che in tv. Mi sarebbe piaciuto provare (sul lettore rampante) la potenza della sua manata, ma non c’è stata occasione.
Finito quello abbiamo ripreso a girare senza meta, tra uno stand e l'altro. Un girare che ci ha portato a incontrare di nuovo Thais, a incrociare Marco Malvaldi senza avere il coraggio di andare a salutarlo (“io fossi in lui ora come ora non mi vorrei salutare"), a Peppe “il prof” (insieme a Gianni che avevo visto il giorno prima è uno dei partecipanti più fedeli ed entusiasti di Una valigia di libri), a vedere per la prima volta Francesca (è stato un vero piacere!), allo stand di Spartaco edizioni, dove ho scattato questa bellissima foto con un gruppo di autori di cui ho letto e amato i libri.
E poi a conoscere dal vivo per la prima volta Laura del blog La Libridinosa, che era in compagnia di Baba di Desperate Bookswife… con, ovviamente, altra foto di rito.
Dopo aver fatto la coda insieme a Nicola Lagioia per un hot dog ed essere andati a vedere ICub, il robottino dell'Istituto Italiano di Tecnologia, nel pomeriggio abbiamo incrociato Roberto Saviano allo stand della Bao (in cui c’era anche un immancabile Zerocalcare a far disegnini) e assistito alla prima rissa della mia vita all’interno del Salone, allo stand Rizzoli (vi do un piccolo indizio: Matteo Salvini).
Alle 15.30 siamo andati al Bookstock Village, per assistere al laboratorio di Sio, insieme a qualche bambino e a una marea di adulti. Prima che lui arrivasse, c’è stato l’incontro con Marta, una ragazza che segue il mio blog e la mia pagina credo quasi da sempre e che è stato davvero bellissimo vedere per la prima volta dal vivo (per non parlare dell’immediata empatia che si è creata tra il lettore rampante e suo marito).
L’incontro con Sio è stato molto divertente. Lui è un personaggio buffissimo come i fumetti che disegna.
Finito quello, abbiamo fatto ancora due passi (a salutare Casasirio edizioni e comprare il loro ultimo libro pubblicato, Elementare, cowboy), due foto (di nuovo dalla Baldini e Castoldi, ma questa volta con Lucy!) e qualche acquisto e poi, stanchi morti, siamo usciti, nel bel mezzo del diluvio universale.
Il bottino di libri dei due giorni di Salone è stato molto ricco. Alcuni facevano parte della lista che avevo stilato nei giorni precedenti, altri sono stati regali degli editori (grazie NN e grazie Spartaco!) e altri frutto dell’ispirazione del momento. Tutti insieme fanno decisamente la loro figura:
Ecco, il mio SalTo 2016 è stato questo. Un salone ricco di incontri, di foto e di emozioni. A volte talmente belle che descriverle sarebbe impossibile.
Concludo come sempre ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a renderlo così bello (il lettore rampante, ovviamente, ma anche Thais, Laura, Marta, Camilla, Gianni, Peppe, Francesca, Luca… e tutti gli altri) e tutte quelle case editrici, piccole di dimensioni ma grandi in tutto il resto, che davvero mi hanno fatto sentire a casa.
E ora non mi resta che aspettare un anno per la prossima edizione del Salone del Libro!
(Per fortuna per ingannare un po' l'attesa tra due settimane inizia la Grande Invasione a Ivrea)
E ora non mi resta che aspettare un anno per la prossima edizione del Salone del Libro!
(Per fortuna per ingannare un po' l'attesa tra due settimane inizia la Grande Invasione a Ivrea)
Buongiornooooo :-) tanta emozione!!! belle le mie blogger :-)
RispondiEliminaMi sono resa conto scrivendo il post che io ti conosco solo come Salvia o come Baba... ma è possibile? XD
EliminaBella tu comunque! :)
Ehhh forse è possibile :-) Il mio nome vero, all'anagrafe è...sei pronta?? Barbara Isotta Sofia Linda Maria Romina Bandoli. Ecco, gli amici e i familiari mi chiamano semplicemente Baba (la mia mamma mi chiama Barbara solo quando la faccio arrabbiare) :-)
EliminaBellissimo resoconto. Tanta invidia, ma viverlo attraverso gli occhi altrui è comunque viverlo un pochino.
RispondiEliminaUn saluto da Lea
Grazie mille! :)
EliminaSalve! Sono la ragazza che si è fatta fotografare con te, quella col figlio disgraziato che passa prima dal tuo blog e poi, se gli avanza tempo dal mio! Sono anche quella che, a differenza tua (che sei palesemente più furba di me!), da Malvaldi ci è andata con i suoi piedini. L'anno prossimo, per favore, fermami!
RispondiEliminaMa io che secondo me non era buona idea andarci te l'avevo detto eh! :P
EliminaPerò dai, è stato comunque un signore.
E viva il tuo figlio disgraziato :D
Bello emozionarsi per i racconti di giornate speciali come queste, è un po' come averle trascorse con voi.
RispondiEliminaGrazie per la condivisione. Saluti da Stefi
Grazie a te! :)
EliminaMa che bello leggere del nostro incontro! È stata davvero davvero davvero una gioia grande conoscerti!!! E in più il Lettore Rampante e il mio maritino condividono anche la passione per i Lego, oltre alla vocazione al "camallo" :-P! Grazie mille volte!
RispondiEliminaAhahahahah se la passione condivisa per i Lego fosse venuta fuori in quel momento forse non ce ne saremmo più andate :P
EliminaGrazie mille a te! :)
Non t'immagini l'invidia che sto provando in questo momento! T_T Sono contenta che tu ti sia divertita così tanto! L'anno prossimo devo esserci assolutamente.
RispondiEliminaDai dai! Organizza, che ne vale davvero la pena :)
EliminaRosico per non esserci stato, ma a quanto pare il tuo incontro più interessante è stato quello con Snoopy :D
RispondiEliminaQuello, e quello con il coniglio rosa gigante :P
EliminaMi spiace davvero un sacco che non siate riusciti a venire :(
Aspettavo il tuo resoconto stellare e non sono rimasta delusa (sarebbe stato impossibile, del resto): trovo che la naturalezza con la quale ti muovi nel blog, fra editori, scrittori e figure a vario titolo coinvolte nelle pubblicazioni sia fantastica! Mi dispiace tantissimo non esseci incontrate, spero ci sarà una futura occasione di vivere un pezzettino di Salone insieme! Buone letture!
RispondiEliminaps. Avevo in lista L'inondazione, ma poi ho passato il limite e ho dovuto lasciare indietro sia questo che Il commesso di Malamud mentre ho portato a casa anch'io Elementare Cowboy, che i ragazzi di Sirio mi hanno convinta ad acquistare con la loro simpatia!
Anche a me dispiace tanto non essere riuscite a incontrarci :( Però ci rifaremo sicuramente al prossimo salone (o magari anche prima :))
EliminaCertamente, anche perché c'è ancora il famoso caffè in sospeso! Sto già pregando per ottenere un giorno libero compatibile col Salone l'anno prossimo! :P
EliminaMa se mi emoziono al pensiero del SalTo, davanti all'ingresso dal vivo potrei svenire? Nel dubbio, l'anno prossimo, voglio assolutamente fari un salto. ;) (Oddio... battute tristi. Chiedo perdono.)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaArrivo un po' in ritardo, ma volevo dirti che sono tanto, tanto felice di averti incrociata, anche se per poco :)
RispondiElimina